Intensivo 28-29-30-31 ottobre 2023 Plutone e il potere personale

Residenziale in Umbria

28/31 ottobre 2023



Intensivo su Plutone e Marte:

Il potere personale e l'arte di Affermarsi


        L'intensivo è finalizzato ad esplorare l’energia di Plutone, ossia il nostro potere personale, e quella di Marte attraverso cui Plutone si manifesta. Capiremo cosa significa avere potere e cercheremo di individuare la ferita che il femminile porta con sé rispetto a questo argomento. Lavoreremo, quindi, sul nostro potere (Plutone) e sul nostro diritto ad usarlo (Marte) e, di conseguenza, su come imparare a manifestarlo, il che significa imparare a difendere i nostri confini, imparare ad affermare la nostra volontà e riprenderci il diritto di raggiungere in nostri obiettivi, primo fra tutti quello di esistere e di essere viste, riconosciute e rispettate ma senza il bisogno di essere legittimate dall'esterno.

Il residenziale si terrà in Umbria, a Fabro, a 1 ora e 30 minuti da Roma (il luogo è facilmente raggiungibile anche in treno).

I costi per 3 notti/4 giorni sono di 380 euro in camera doppia e 450 in camera singola, in appartamenti condivisi provvisti di bagno privato e cucina. I pasti non sono inclusi.

Per iscriversi è necessario dare un acconto di 200 euro, non rimborsabili in caso di disdetta, entro il 17 ottobre. L’acconto sarà interamente restituito in caso di disdetta da parte dell’organizzatore.

L'intensivo è aperto a tutti, per partecipare non sono necessarie conoscenze astrologiche. L'unica cosa indispensabile è la volontà di lavorare su di sé.


“Esiste un giardino per ognuno di noi che ci viene consegnato quando veniamo al mondo. A mano a mano che diventiamo grandi impariamo a conoscerlo: non abbiamo deciso quanto è grande, né se sia o no bene esposto al sole, se è fertile o roccioso, arido o naturalmente ben irrigato e neppure sappiamo per quanto tempo ci sia dato coltivarlo. 

Ma il compito principale di tutta la nostra esistenza è di farlo fiorire, di farlo essere al suo meglio. 

Ognuno di noi farà quello che può mediando fra la natura del suo giardino e le sue aspirazioni: potranno crescere margherite o pomodori o orchidee; chi pianterà alberi d’alto fusto e chi rose o lamponi: ciò che conta è il piacere di trasformare un terreno in un giardino e di riconoscere che quello è proprio il nostro giardino. Per coltivare un terreno, bisogna saperlo difendere, recintarlo, sistemare un cancello, regolamentare le visite, escludere gli infortuni, i perdigiorno e i violenti; è, questo, un diritto-dovere in assenza del quale nessuna coltivazione darà frutti. 

Ma quando non è possibile coltivarlo, che senso ha avere un giardino? 

Quel territorio femminile è diventato via via sempre più evanescente fino a rifluire nell'immaginario o a perdersi nell'inconscio e le donne hanno disimparato a difendere ciò che non avevano più. Si sono quindi adattate nel corso del tempo a essere oggetti del desiderio, invece che soggetti, e a vivere nei giardini altrui, dei padri, dei fratelli, dei mariti e dei figli, di volta in volta, e a seconda dei casi, come osservatrici passive, ospiti inerti, esperte nell'elargire consigli o abili manipolatrici dei desideri altrui. 

Nel nostro tempo, nel secolo che si è appena concluso, noi donne abbiamo progressivamente riconquistato il diritto ad avere il nostro giardino. Ma basta questo diritto a risolvere il problema? Sembra proprio di no. Abbiamo, in molti casi, riscoperto il nostro giardino, ma non sappiamo dove siano finiti i semi, ci mancano gli attrezzi, ignoriamo che cosa ci piacerebbe farne e che cosa possiamo farne, non siamo capaci di difenderlo e soprattutto non siamo per niente sicure di avere il diritto-dovere di coltivarlo.” M.Valcarenghi

Quest’intensivo è inteso a recuperare il nostro diritto-dovere di custodire, coltivare e difendere il nostro giardino.

Per info scrivere a astri.disastri@gmail.com 




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