L'Ombra, questa sconosciuta

“…forse le relazioni sono case di vetro e non dovremmo tirare pietre.”

In presenza di una vera onestà intellettuale ed emotiva non v’è spazio per certi problemi relazionali. Ciascuno di noi porta con sé – in potenza – il peggio e il meglio dell’essere umano. Il peggio è spesso relegato nell’Ombra, al riparo dallo sguardo giudicante e impietoso degli altri si ma, soprattutto, di se stessi. Quando abbiamo la forza e il coraggio di ammettere i nostri limiti, le nostre responsabilità e la nostra “umana bruttezza”, certi dubbi, riflessioni e soprattutto certe reazioni nei confronti degli altri, non sorgono neanche. 

Guardare il faccia la propria Ombra, ammetterne l’esistenza (senza giudizio) aiuta a naturalizzarla; ma – soprattutto – ci mette al riparo dalla tentazione di usare l'altro come lo specchio contro cui tirare pietre.

L'onestà verso se stessi richiede un enorme coraggio; il coraggio di accogliere il peggio di noi. Quando ciò avviene,  l'altro cessa di essere il nostro bersaglio. Ma condannare l'altro è sempre più facile. Più comodo e più codardo.

Se non perdoniamo noi stessi, non perdoneremo mai l'Altro.
Onestà. E saremo degli eroi.

In astrologia tutto questo coinvolge  Plutone, che rappresenta sia tutto il rimosso (e quindi l’Ombra, il lato oscuro di noi) sia tutto il nostro coraggio; Saturno, che è il sabotatore interno tanto quanto la struttura che ci permette di sopportare il senso di colpa e il giudizio; Mercurio, ovvero la nostra capacità di discriminazione e discernimento; e Venere, l’autostima e la capacità di attribuirsi una valore a prescindere dai propri difetti.

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