Quando si parla di Saturno se ne parla sempre abbastanza male, questo perché Saturno lavora per sottrazione, e se deve insegnarti qualcosa lo fa togliendo, mai aggiungendo. Ciò significa che l’insegnamento di Saturno non ha mai a che fare con il piacere e ha invece molto a che fare con la frustrazione; non stupisce dunque la cattiva fama. Tuttavia, va anche detto che seppur poco affine al concetto di piacere, Saturno non è affatto estraneo a quello di gratificazione. Vediamo come, attraverso un aneddoto personale che voglio condividere e che riguarda il mio condizionatore.

Mio fratello, uomo di grande disponibilità ma personalissima (e opinabile) percezione del tempo, mi ha detto si, ma non si è visto. I giorni passavano, il caldo aumentava e io guardavo sconfortata l’irraggiungibile climatizzatore.
A quel punto avevo diverse possibilità: lamentarmi (apertamente con lui o solo interiormente tra me e me), pazientare e attendere i suoi tempi o cercare una soluzione alternativa. Sdraiata sul divano con lo sguardo fisso sul condizionatore ho scelto la terza opzione (tenendo la seconda come piano di riserva e rinunciando invece alla prima - dato che in fondo, trattandosi di un favore, non posso dettare la tempistica).
Mi cimento quindi a utilizzare il tavolino del divano (un pesante cubo di legno senza gambe, molto largo e assolutamente stabile e sicuro) come base per la scala per verificare l’effettiva altezza raggiungibile. Anche così era appena sufficiente, ma abbastanza da riuscire almeno a sfilare i filtri. Mi sono detta: così posso intanto lavarli di modo che quando lui si decide a passare vanno solo rimontati (piuttosto che farlo venire per smontarli e poi farlo tornare per rimontarli, operazione che si sarebbe, con tutta probabilità, conclusa a fine agosto!)
Bene! Soddisfatta lavo i filtri e mi rimetto sul divano. Una volta asciutti li prendo e li appoggio in camera, in attesa. Dopo pochi minuti però, ricomincio a pensare, com’è come non è, decido di riprovarci. Rimetto la scala sul tavolino, prendo i filtri, mi arrampico e faccio dei tentativi. Non vedo bene ma posso farcela, e ce la faccio (così credo almeno, speriamo!) Già che ci sono spruzzo il prodotto disinfettante, un po' a casaccio va detto, perché non vedo bene, ma meglio di niente. Chiudo accendo. Pare funzionare!
È con somma soddisfazione che mi rimetto sul divano, fiera di me.
Questo è Saturno: frustrazione, autonomia, gratificazione. Saturno ti dice, non c’è niente di male a chiedere una mano ma prima di tutto devi sapere che puoi farcela da solo. Come? Non ti da’ appigli, e questo si, è frustrante. Però è proprio quella frustrazione che arriva a farti dire: sai che c’è, mò me la sbrigo da sola e inaspettatamente ti accorgi che ce la fai. Questo genera un profondo senso di sicurezza e gratificazione e, sopra ogni cosa, uno straordinario senso di autonomia. Perché io, questi filtri li dovrò pulire tutti gli anni, forse più volte all’anno e quindi? Posso stare sempre alle dipendenze di qualcun altro?
Ora la situazione è: se passa da ste parti uno alto, tanto meglio (anche perché io sempre Leone sono e se c’è qualcuno che fa le cose per me è meglio!!) ma se non passa, è uguale, perché so che posso farlo da sola e questo dona uno straordinario senso di libertà. Evviva Saturno!
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