“Chiunque
abbia avuto l’avventura di doppiare il capo dei trent’anni, sa quanto sia stato
faticoso, aspro ed eccitante scalare il mondo che dalle pendici dell’infanzia
sale sino alla cima della giovinezza, e quanto rapido, una cascata d’acqua, un
volo geometrico d’ali nella luce, pochi attimi e… ieri avevo le guance integre
dei vent’anni, oggi – in una notte? – le tre dita del tempo mi hanno sfiorato,
preavviso del breve spazio che resta e del traguardo ultimo che inesorabile
attende… primo, menzognero terrore dei trent’anni.” Così scrive Goliarda
Sapienza nel suo L’arte della Gioia,
descrivendo quasi magistralmente (e altrettanto inconsapevolmente) il ciclo di
Saturno.
Saturno, divinità di origine greca (in
greco Crono, il Tempo) era il dio della fertilità, della rigenerazione e dell’agricoltura,
nonché Signore del Tempo (un po’ il Doctor Who dell’antica Grecia!) Come può il
dio della fertilità avere una tale brutta reputazione? È vero che Crono
ingoiava i figli, e questo certo non aiuta a farsi una bella fama ma è pur vero
che lo stesso Crono, spodestato dal figlio Zeus, una volta redento ha regnato
sull’isola dei Beati (e già il nome la dice lunga). Secondo alcune fonti, grazie
a lui gli uomini passarono dallo stato selvaggio alla civiltà. Insegnò loro
anche ad essere probi e semplici d'animo, ragion per cui si sostiene che gli
uomini al tempo di Crono furono giusti e felici. Questo è ciò che ci
insegna Saturno in astrologia: ad essere probi e a ricercare la giustizia e la
felicità. Ma la felicità si conquista a caro prezzo: ha il prezzo della responsabilità
e della rinuncia alla protezione e al sostegno. Perché l’unica felicità sta nel
non tradire se stessi e per non tradire se stessi, qualcuno si dovrà pur
tradirlo.
Ma bando alle ciance, non siamo qui a
fare la biografia di Saturno, ci basti sapere che la sua vita è un lungo (ma
happyending) percorso dal buio alla luce, dalla tirannia alla libertà. E questo
è il suo insegnamento.
Saturno (il pianeta stavolta) ha un
ciclo di 29 anni, ossia ogni 29 anni ritorna da dove era partito. Ecco che,
astrologicamente parlando, tra i 28 e i 30 anni si arriva a una tappa fondamentale
della nostra crescita. Saturno, Signore dell’autonomia e dell’indipendenza, torna
a dirci che oramai siamo grandi, che possiamo stare in piedi da soli, che non
abbiamo più bisogno di grucce cui appoggiarci. E se non siamo pronti a
liberarcene, ci verranno strappate, che la paura, si sa, ci rende auto
indulgenti, e se esitiamo a buttarci qualcuno dovrà spingerci perché si impari
a nuotare.
Arrivano così le prime grandi
decisioni, le crisi esistenziali, la messa in discussione di alcune certezze
che, improvvisamente, appaiono vincolanti. Oppure, ci si sente pronti ad
assumersi alcune importanti responsabilità: fare un figlio, andare a vivere da
soli, sposarsi, iniziare un’attività o porre fine a una relazione
insoddisfacente.
Astrologicamente, i 29 anni sono un
test sulla nostra autonomia, pratica e psicologica, sulla nostra capacità di
provvedere a noi stessi e di assumerci la responsabilità delle nostre scelte. È
il primo grande giro di boa, la prova generale per la vera grande prima – che avverrà
a 40 anni con il ciclo di Urano – e da questo dipenderanno un sacco di cose. Nulla
è irrimediabile, ma affrontare il ciclo di Saturno con consapevolezza e
discernimento faciliterà senz’altro gli anni a venire, perché significa gettare
basi più che solide su cui erigere l’edificio della nostra fragile esistenza. Basi
composte da una mistura di impegno, consapevolezza, capacità di sacrificio
quando necessario, rispetto dei tempi e dei limiti, libertà di scelta e
assunzione di responsabilità. Tutti ingredienti indispensabili a una vera,
salda, inattaccabile libertà interiore propedeutica a scelte sane e conformi
alla nostra natura e non a ciò che gli altri si aspettano da noi.
A voi, tutti e tutte, che state
doppiando i 30 anni, auguro allora il meglio che questa stagione della vostra
vita può portare. Di diventare adulti. E diventare adulti, credetemi, è una
gran figata, checché se ne dica. Dipende solo da voi. Da ciò che vorrete
portarvi in questa nuova avventura.
Commenti
Posta un commento