I Pesci sono l’ultimo segno dello zodiaco, il punto
d’arrivo del nostro percorso astrologico. Essi rappresentano l’abbandono di
tutte le divisioni e l’allineamento tra l’Io e il Sé. Psicologicamente parlando
simboleggiano il senso di compartecipazione e l’integrazione dell’uomo col
tutto. Abbiamo detto che lo zodiaco è un viaggio psicologico e spirituale di
cui i Pesci raffigurano il traguardo, ossia il momento in cui tutte le parti
raccolte lungo il cammino vengono riunite per tornare a un senso di
partecipazione universale in cui è possibile avventurarsi senza perdersi solo grazie
al percorso di individuazione realizzato attraverso gli 11 segni precedenti.
I Pesci sono porosi, sensibili, molto fantasiosi.
Sono stati bambini introversi e pieni di immaginazione, portati a vivere in un
mondo di fantasia in cui, anche da adulti, facilmente si rifugiano; non è
insolito infatti vedere un Pesci con ‘la testa fra le nuvole’. Questa fuga,
spesso fraintesa dagli altri, è indispensabile al segno per ricaricarsi. Tuttavia
essi dovranno imparare a stare con i piedi per terra utilizzando il mondo
onirico come risorsa e non come alternativa alla vita reale a loro spesso aliena
e faticosa. Nascere sotto questo segno, infatti, significa sentirsi diversi, estranei
e questo senso di estraneità non di rado corrisponde a un senso di solitudine,
soprattutto da piccoli. Ciò può indurre a fuggire la realtà, da cui non si
sentono capiti. Uno dei loro compiti sarà imparare a usare la grande fantasia
di cui sono dotati per superare le difficoltà del mondo reale e non per fuggirlo.
Dovranno dunque trascendere la realtà senza evaderla o rinnegarla.
Sono spugne emotive, percepiscono tutto a livello
inconscio e sono naturalmente portati a farsi carico degli stati d’animo altrui.
Ciò può indurli a un sovraccarico emozionale che può mandarli in debito
d’ossigeno con gravi conseguenze personali. In alternativa, l’eccesso di
sensibilità può spingerli a chiudersi in iper-protezione. In tal caso l’individuo
apparirà freddo e distante. Va dunque ricordato che un Pesci distaccato non è
certamente una persona insensibile quanto un ipersensibile che si anestetizza
per sopravvivere.
La cosa peggiore che si può fare a un Pesci è imporgli
un ambiente freddo. Ciò lo farà sentire rifiutato, emarginato e generargli un
forte disagio. A quel punto è probabile che compensi l’esagerato bisogno degli
altri con un atteggiamento deliberatamente distaccato.
Il sovraccarico di suggestioni esterne cui i Pesci
sono sottoposti sono il cuore del segno e se da una parte questo è il tesoro a
loro disposizione, dall’altra, in mancanza di una adeguata gestione di ciò che
sentono, finiscono con l’esserne sopraffatti. Compito principale del segno sarà
dunque imparare a utilizzare gli strumenti di cui è provvisto, empatia,
sensibilità e un innato senso di compartecipazione, per nutrire psicologicamente
e contribuire al tutto senza sviluppare né creare dipendenza. Questo sarà
possibile esclusivamente imparando a mettere confini personali e psichici tra
sé e gli altri, che gli permettano di assolvere al suo compito senza
compromettere la sua individualità e la sua integrità.
Il progetto dei Pesci è sviluppare un vero senso di
partecipazione che naturalmente già possiedono ma che tendono a ignorare per
timore di esserne sopraffatti. Essi devono acquisire l’empatia ossia la
capacità di sentire ciò che li circonda senza lasciarsene travolgere. Per fare questo
è necessario imparare a mettere i confini tra sé e gli altri sviluppando un
distacco partecipativo. In mancanza di ciò, i Pesci tenderanno a difendersi da quello
che sentono, e che li travolge, innalzando barriere.
Uno dei limiti del segno è il rischio di
concentrarsi troppo sui bisogni altrui trascurando i propri e rischiando di
andare in apnea. La lezione da apprendere è che si può servire gli altri solo seguendo
il proprio percorso altrimenti il collettivo li travolgerà scollegandoli dalla loro
anima. Per questo è necessario che coltivino uno spazio interno protetto ove ritirarsi
per ritrovare sé stessi ogni volta che sarà necessario. Ma più di tutto, i
Pesci devono imparare che il sacrificio può essere ispirato solo da un grande
ideale o si trasforma in sete di potere, lato ombra del segno. Essi hanno infatti
un’oscura sete di potere totalmente negata a livello cosciente che dovranno riconoscere
per non caderne vittime.
La grande sensibilità e capacità di connessione è
anche ciò che dona ai Pesci una enorme dimensione creativa. Altro compito del
segno è dare spazio a questa creatività canalizzandola in qualcosa di concreto.
L’arte è infatti governata dai Pesci. Essi pre-sentono e pre-gustano la futura
opera nella loro mente ma, essendo più contemplativi che attivi, difettano
spesso nella realizzazione. L’opera immaginata nella loro testa è, infatti, meravigliosa
e ideale. La tendenza all’idealizzazione, caratteristica del segno, gli rende
faticoso dare forma alle idee. Questo processo è il limite dei Pesci che,
idealizzando, rischiano di non realizzare (che si tratti di un’opera artistica
o di una relazione) per paura che la realtà (di per sé imperfetta) deluda la
loro aspettativa. Il compito è dunque superare questo limite e diventare fonte
di ispirazione per gli altri portando l’ideale nel reale dando forma alla loro creatività.
Non assolvere questo compito significa rischiare di rimanere per sempre una
piccola persona confusa.
I Pesci hanno a che fare con la vera libertà personale
che esiste solo quando abbandoniamo il giudice interno, lasciando spazio alla
vera tolleranza e allineandoci con la nostra essenza più vera. Il compito dei
Pesci è imparare e poi insegnare che è possibile amare e ‘servire’ gli altri
solo quando si è allineanti con se stessi e con il proprio percorso personale;
ossia solo quando siamo sulla strada che abbiamo scelto. In caso contrario, se
sacrifichiamo la nostra individualità, finiremo con l’essere travolti dal
collettivo vanificando il nostro personale contributo.
Ritrovandomi su molti aspetti descritti, il fatto che sia Cancro ascendente pesci può essere un motivo?
RispondiEliminaCerto, assolutamente.
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