
Per l’Acquario infatti tutti siamo speciali, e quindi
unici, e pertanto ognuno è partecipe dell’armonia generale. Ma soprattutto, l’Acquario
preannuncia una società perfetta (forse ancora utopistica) in cui ciascuno,
investito di eguali diritti e eguali doveri, con la sua unicità contribuisce al
bene collettivo senza alcuna imposizione da parte di autorità esterne. La cooperazione
insita nel segno dell’Acquario è infatti il risultato di una libera scelta che
nasce dalla consapevolezza che siamo collegati gli uni agli altri e che il
benessere personale è propedeutico a quello collettivo così come il benessere
collettivo nutre e rigenera quello personale. Questa consapevolezza si alimenta
dunque di un altro dei concetti basilari del segno: la solidarietà. L’Acquario
è infatti anche il segno dell’amicizia, forse la più alta e la meno
referenziale forma di amore universale. Tuttavia, per arrivare a un
livello così alto di consapevolezza e compartecipazione sarà necessario superare
i tre stadi precedenti all’Acquario, rappresentati dai due segni in quadratura
(Toro e Scorpione) e da quello in opposizione (Leone).
L’Acquario è infatti in dissonanza
con i princìpi che, più di altri, vincolano l’uomo nella sua evoluzione: Il possesso,
rappresentato dal Toro; l’egopatia e il delirio di onnipotenza del Leone; il
potere e la paura della perdita dello Scorpione. Ciò significa che per arrivare
a incarnare pienamente i princìpi dell’Acquario e realizzare il progetto solare
del segno sarà indispensabile aver superato i bisogni fondamentali della natura
umana: il problema di accaparrarsi sicurezze, che spinge l’uomo a trattenere
anche ciò che non va trattenuto; la paranoia dell’Io, che induce ad azioni
finalizzate esclusivamente alla gratificazione personale anche a discapito
degli altri e, infine, la paura della separazione che porta a esercitare il potere
personale anche laddove non è più lecito esercitarlo.
È chiaramente difficile incarnare
gli ideali acquariani che prevedono un affrancamento dell’uomo da un
comportamento autoreferenziale ed egoistico insito nella natura umana. L’Acquario
è d’altronde il penultimo passo del cammino zodiacale, un percorso psicologico
finalizzato alla consapevolezza e all’autorealizzazione. E il suo difficile
compito prevede di aver già assimilato gli insegnamenti dei segni precedenti,
per approdare a un’esistenza migliore e più saggia. Nell’Acquario c’è infatti l’aspirazione
a una vita degna per tutti perché vi è la coscienza che se qualcuno non ha accesso
alle nostre stesse opportunità, la nostra felicità, realizzazione e potere
personale saranno di fatto precari poiché potenzialmente minacciati da chi quella
felicità non può raggiungerla. E’ il segno in cui l’uomo ha compreso che
aprirsi agli altri non comporta una perdita bensì un arricchimento e che all’apertura
non consegue un impoverimento o un dimezzamento delle opportunità bensì un’esponenziale
crescita di benessere generale e, di conseguenza, individuale.
Il progetto dell’Acquario è
dunque comprendere che i concetti di uguaglianza e fratellanza sono i presupposti
indispensabili per raggiungere la libertà personale, a lui tanto cara, e che
questo è possibile solo nell’apprezzamento della diversità di ciascuno e nel
rispetto dell’individualità che si mette al servizio del collettivo. Originalità
e diversità sono infatti due aspetti chiave del segno che è ben cosciente che
ogni individuo è diverso dagli altri e che proprio questa diversità lo rende
insostituibile, parte del grande puzzle umano di cui è unico tassello. L’Acquario
sa che il disegno non sarà completo finché ognuno non avrà occupato il posto che
gli compete.
Ne consegue che chi ha forti
valori Acquario nel tema sarà spesso diverso, originale e anti-conformista. Refrattario
a regole e gerarchie si scontrerà con le istituzioni mal tollerando qualunque
forma di dogma che dovesse incasellarlo in una definizione precostituita. L’Acquario
è al di fuori degli schemi ed è capace di mettere in connessione, in maniera
del tutto personale e imprevedibile, elementi inaccessibili ad altri segni. E’
infatti il segno degli inventori e dei rivoluzionari, è colui che scopre ciò
che ancora non esiste. Per la stessa ragione è spesso
incompreso, poiché nel suo essere molto avanti rispetto agli altri, finisce col
risultare anacronistico, non perché vecchio ma proprio per il suo contrario e, proiettato
nel futuro, risulta fuori dal suo tempo. E solo il tempo saprà, infine, dargli
ragione, rendendo comprensibile ciò che prima era inafferrabile a uno sguardo ordinario.
Il grande limite di questo segno sono
però proprio gli ideali che, proiettandolo in una vita fondata sui princìpi lo
portano a dimenticare la vita vera, fatta di realtà, in cui princìpi debbono
scontrarsi con la vita di tutti i giorni. Così, mentre è assorbito dalla sua lotta
per i diritti di tutta l’umanità può finire col dimenticare il rispetto per chi
ha accanto, pretendendo che gli altri seguano le sue regole. È allora che
diventa arrogante e rigido, poco propenso alla tolleranza e alla compassione. La
compassione d’altronde prevede una connessione emotiva e per l’Acquario, segno d’aria,
non è facile entrare in contatto con la propria natura emotiva, che risolve
quasi sempre analizzando ciò che sente piuttosto che sentendolo veramente.
Sul piano emotivo dunque le cose
si complicano un po’. Egli, infatti, ritiene sicuro solo con ciò che può essere
compreso con la mente ed elaborato con la logica mentre ciò che appartiene al
mondo degli istinti e delle emozioni è considerato pericoloso e pertanto tenuto
a bada (quando non eliminato del tutto).
Ecco dunque il grande paradosso
del segno che, se da una parte fa dei diritti universali e della solidarietà la
sua ragione di vita, dall’altra rischia, nei rapporti personali, di apparire
freddo o insensibile. Compito del segno è infatti di integrare lo Scorpione in
quadratura che gli ricorda l’esistenza di un mondo pulsionale fatto d’ombra e istinto
che non può essere ignorato poiché parte integrante dell’equazione generale. L’Acquario ha il compito di far
in modo che tutte le diversità trovino una loro convivenza e per far questo
dovrà accettare anche le sue diversità interiori, comprese quelle emotive.
Emancipato e anticonformista è un
contestatore nato. Il suo essere anticonvenzionale non è però una posa o la
costruzione di un personaggio ma frutto di una reale originalità e insofferenza
ai luoghi comuni che facilmente lo rendono trasgressore e ribelle. Egli ha
infatti un’idiosincrasia per qualunque tipo di limitazione alla sua libertà
personale. Il suo compito sarà lasciarsi ispirare da questa diversità imparando
non solo a rompere gli schemi ma anche a costruire una nuova e più avanzata
forma di società e convivenza. Insieme a Urano infatti, pianeta dell’originalità,
nell’Acquario è presente Saturno, Signore dell’ordine e della struttura, per
ricordargli che il suo progetto non si esaurisce nel rovesciare l’ordine
costituito ma si compie nella trasformazione del vecchio in nuovo. In un più
evoluto modo di stare assieme e in una volontaria collaborazione per un’esistenza
migliore e più degna cui tutti possano accedere. Per realizzare ciò sarà
indispensabile trasportare quegli ideali di fraternità e uguaglianza nel suo
microcosmo iniziando dalla vita delle persone che lo circondando nel rispetto
inviolabile innanzitutto della loro diversità e della loro libertà.
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