Moltissime persone vengono da me dicendo di volere tanto fare qualcosa ma di non riuscirci,
e sono solite dirmi: “vorrei tanto ma è complicato…” e approdano da me sperando
che io gli dia qualche formula magica che le liberi miracolosamente da questo
incantesimo che le tiene imprigionate. Mi ripetono rassegnate: “Non sempre è
facile fare ciò che si vuole.”
Bè, sapete che vi dico: fare quello che si vuole è
facilissimo. Non c’è cosa più facile.
Se non lo fate è perché non lo volete. Tutto qui. Ecco la
formula magica.
E lo so che questo vi indispettisce e suscita tutta una
serie di indignazioni da parte di quelle persone che si sentono
ingiustamente incastrate (quando non in colpa) in una situazione che non
riescono a cambiare. Pazienza.
Ve lo ripeto: se non
lo fate è perché non lo volete. Volete altro.
Forse quello che volete è protezione, sicurezza, non
sentirvi soli, non restare soli, non sentirvi accusati, avere ragione. Ma di
certo non è cambiare.
Quindi, tutte le volte che vorreste lasciare qualcuno ma non
ci riuscite, le volte in cui vorreste cambiare lavoro ma non ce la fate, le
volte in cui vorreste dire qualcosa a qualcuno ma vi fa fatica, la risposta è: non
è quello che volete. Forse è quello che pensate
di volere ma non quello che volete veramente. Perché se lo voleste veramente,
semplicemente (seppur con sforzo) lo fareste; perché fare ciò che si vuole è la cosa più facile del
mondo.
Quindi chiedetevi cosa volete veramente. Forse, ve lo
concedo, è qualcos’altro di inconfessato.
Magari volete non avere paura, magari volete la casa al mare
e i soldi per la casa al mare; magari volete sicurezza, accettazione, volete
agio. E (forse senza accorgervene) è quello che scegliete.
E, attenzione, non c’è niente di male in questa scelta. Nessuno
può giudicarla. Se preferite un rapporto poco edificante alla solitudine o la
sicurezza di un lavoro che non vi piace alla precarietà di un lavoro interessante,
cosa c’è di male?
Chi ha stabilito che fare un lavoro figo e originalissimo ma
incerto, sia più dignitoso di un lavoro noioso ma sicuro?
Sono scelte e, pertanto, insindacabili.
Dico solo, smettete di raccontarvi balle. Abolite
questo mantra con cui vi incantate da soli e siate onesti.
Perché quando siamo chiusi in una stanza e stiamo soffocando, aprire la porta e uscire è la cosa più spontanea e naturale che ci viene da
fare.
Se non apriamo la porta è perché un po’ d’aria, seppur poca,
c’è. E per quanto poca ci basta. E scegliamo di restare lì.
E questo è quanto.
E, tanto per dare una nota astrologica a tutto ciò, nel tema natale tutto questo è collegato a luna, venere e marte. (E lo so, oggi sono stata un pò dura ma ho marte quadrato a marte e la più grande lezione di marte è che non sempre si può usare la dolcezza, a volte si può, e si deve, mettere da parte le buone maniere a fare ciò che va fatto).
Ps: una mia cliente, bloccata su una sedia a rotelle, recentemente mi ha detto: io sono bloccata qui ma conosco persone molto più bloccate di me. La maggior parte delle persone può alzarsi e uscire sbattendo la porta ma non lo fa. Se io potessi alzarmi e andarmene ogni volta che voglio, avrei sbattuto tante porte.
E, tanto per dare una nota astrologica a tutto ciò, nel tema natale tutto questo è collegato a luna, venere e marte. (E lo so, oggi sono stata un pò dura ma ho marte quadrato a marte e la più grande lezione di marte è che non sempre si può usare la dolcezza, a volte si può, e si deve, mettere da parte le buone maniere a fare ciò che va fatto).
Ps: una mia cliente, bloccata su una sedia a rotelle, recentemente mi ha detto: io sono bloccata qui ma conosco persone molto più bloccate di me. La maggior parte delle persone può alzarsi e uscire sbattendo la porta ma non lo fa. Se io potessi alzarmi e andarmene ogni volta che voglio, avrei sbattuto tante porte.
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