L'Etica astrologica

Se mi chiedessero cosa spero di procurare a chi si rivolge a me per una lettura del tema natale, risponderei chiarezza mentale e audacia di cuore. Ritengo l’astrologia uno strumento altamente efficace, in quanto credo che, piuttosto che di previsione del futuro, si tratti di un'antica forma di assistenza psicologica, tramite la trasmissione di informazioni di natura filosofico-spirituale, insite nei simboli in essa contenuti.

Il motivo per cui rifiuto di fare consulti per predire il futuro è che non esiste un destino fisso e immutabile e un'idea simile sarebbe controproducente per l'individuo (ma assai conveniente per molti operatori del settore che, dicendo di predire il futuro, si mettono in posizione di potere rispetto al consultante).

Credo invece che l'uso più autentico dell’astrologia sia di restituire il potere nelle mani del consultante, laddove uno stato confusionale (o negativo) può averlo gettato in un momento di sconforto o impotenza (reale o percepita). Il compito di un consulto è di assistere la persona nelle sue difficoltà, senza che questa rinunci alla libertà di scelta e alle proprie responsabilità. Va detto che molti consultanti cercano solo una serie di facili istruzioni, di blande rassicurazioni, ma corrispondere a questo loro desiderio sarebbe controproducente, in quanto alimenterebbe il loro lato debole e passivo. Colludere a questa richiesta implicita creerebbe una dipendenza psicologica dannosa ed eticamente scorretta (purtroppo molti praticanti del settore lo fanno, in quanto ciò assicura il ritorno, a volte persino su base quotidiana, del consultante ormai assoggettato).

La verità è che si può portare conforto senza alimentare false speranze o fare leva sulle fragilità personali. Un buon consulente astrologico non approfitta del dolore altrui, dell'umana debolezza, piuttosto rende il consultante consapevole delle sue debolezze, nonché delle sue potenzialità e di come svilupparle, il che promuove un atteggiamento propositivo che stimola le sue capacità di scelta.

Come è possibile fare questo con l’astrologia? vi starete chiedendo...  diciamo che assai difficile spiegarlo a parole, dato che stiamo parlando di un sistema simbolico che nulla ha a che vedere con l’apprendimento cognitivo della realtà e ciò equivarrebbe a chiedermi di spiegarvi il significato di un sogno: si può fare ma non è facile e comunque non è scientifico. O forse, equivale a chiedermi di spiegarvi perché spingendo l’interruttore si accende la lampadina (a me, che non sono perito elettrico!). Per quanto mi riguarda, so solo che se spingo l’interruttore la luce si accende anche se io non ne capisco il funzionamento e non la chiamo magia solo perché mi fido del fatto che qualcuno mi ha detto che c’è una spiegazione razionale. Diciamo che il mio approccio all’astrologia non si allontana molto da quello che ho con l’elettricità: non so come funzione ma, per adesso, mi basta che la lampadina si accenda. Se funziona un motivo c’è, anche se ancora non lo abbiamo codificato. D’altronde la gravità esisteva e faceva il suo lavoro anche prima che qualcuno la scoprisse e le desse un nome. Mi approccio all’astrologia empiricamente, la pratico e ho sempre risultati più che apprezzabili, stupefacenti a volte, e questo per me è l’unica cosa che conta per adesso, il tempo poi ci darà risposte sul perché.

Concludendo, a chi si rivolge a me cerco di dare una nuova prospettiva su se stesso, sul suo ambiente e su come si relaziona col mondo in modo da ricondurlo al timone della propria esistenza.

Commenti