di Lidia Fassio

Il narcisista ha un problema che riguarda la sua “identità”
e noi, popoli del benessere, siamo diventati molto centrati su noi stessi in
senso egopatico ed egoistico, perdendo via via sempre più contatto con la
nostra essenza con il conseguente risultato di compensare l’identità
sconosciuta con una falsa personalità che si basa esclusivamente sull’
immagine.
In pratica, il problema di fondo del narcisista riguarda un
ideale dell’Io troppo elevato che diventa impossibile raggiungere; in questo
vuoto angosciante il soggetto comincia a compensare occuparsi di ciò che
“vorrebbe essere” anziché di “ciò che è”; comincia così a coltivare un’immagine
ideale che, per forza di cose, deve essere apprezzata ed accettata dagli altri
in modo da poterne ricavare quel sostegno e quel plauso di cui il narcisista ha
bisogno per vivere. Nella nostra società i narcisisti vengono spesso
considerati persone “vincenti”: sono infatti molto “alla moda”, frequentano i
posti giusti, si vestono come si conviene, presentano un forte adeguamento alle
opinioni e ai valori esterni e non coltivano nulla di personale; è così che,
giorno dopo giorno, si convincono di poter “essere ciò che appaiono” ; non è un
bisticcio di parole giacchè questi soggetti confondono ESSENZA ed IMMAGINE e
contrabbandano i loro valori con quelli sociali in quanto, per poter essere
accettati in modo da accettarsi, devono rispecchiarsi costantemente negli occhi
degli altri ricavandone un’immagine sempre positiva.
I narcisisti devono essere sempre “perfetti”; dicono quello
che gli altri vogliono sentirsi dire e, soprattutto, si sentono importanti
quando giocano quel particolare “ruolo”. Non possono minimamente mettere in
discussione la loro immagine poiché, nel caso, aprirebbero il vaso di Pandora che
spalancherebbe le porte su quello che percepiscono come “un orrido abisso”.
Nel contatto con gli altri sanno essere molto seduttivi e
manipolatori ma sono anche condannati a “piacere per piacersi” e, di
conseguenza, non si curano degli altri in senso affettivo poiché questi vengono
visti esclusivamente come specchi, necessari a sostenere la loro “sceneggiata”
pubblica e privata.
Si tratta di individui che sono lontano dal mondo reale ed
infatti coltivano un IO ideale e, se vengono attaccati, utilizzano una
aggressività difensiva tesa a salvaguardare l’immagine che hanno dato di sé
agli altri.
I narcisisti si differenziano da quelli che sono veramente
fiduciosi e pieni di risorse proprio nel fatto che mostrano una esagerata
“grandiosità” che viene messa in atto per brillare sempre e comunque per gli
altri; hanno una maschera potente sempre “attiva e vigile” che deve nascondere
e proteggere il terribile vuoto interno.
Sul piano relazionale i narcisisti sono dei veri anaffettivi
in quanto non hanno mai avuto affetti autentici e, per questo, non hanno
sviluppato un Se’ autentico dotato di sentimenti veri e profondi che, del
resto, sono possibili solo in presenza di un IO che discrimina, valuta e
sceglie; proprio per questa loro difficoltà e per questo tremendo vuoto interno
non sono neppure in grado di assumersi delle reali responsabilità che
necessitano di scelte precise e della capacità di farsene carico in seguito.
Sono praticamente dei bambini travestiti da adulti che hanno
bisogno di “essere al centro del mondo” in maniera quasi autistica, incapaci
come sono di penetrare dentro a sé stessi, di relazionarsi e confrontarsi con
gli altri e di conoscere sé stessi.
Astrologicamente non è semplice individuare da un tema
natale un vero narcisista da chi, invece, ha semplicemente problemi di identità
e può dunque, apparire un po’ troppo egocentrico. L’astrologia fornisce ottimi indizi ma non porta mai prove
inconfutabili; come dire che noi possiamo solamente intuire delle
“potenzialità” in un tema natale e mai delle certezze assolute. L’oroscopo ci
parla di “ingredienti di base” che poi vengono miscelati in un certo modo ed
utilizzati da un singolo individuo in modo “personale ed originale”; inoltre,
si aggiungerà anche l’ambiente che, in parte, modellerà l’identità della
persona interagendo con essa.
Potenzialmente il narcisismo può essere indicato da una casa
prima importante, spesso con una forte concentrazione di valori Aria con
supporto Fuoco che, di loro danno una forte spinta verso l’esteriorità. La
prima casa si riferisce proprio alla maschera ed alla personalità.. che è
qualcosa di diverso dall’identità che, invece, è rappresentata dal Sole. La
maschera è qualcosa di esterno che riflette qualcosa dell’identità; ha a che
fare con quella che Jung chiamava “la persona” nella quale il grande maestro
svizzero individuava tratti di “adattamento al mondo”; una sorta di vestito che
si indossa per proteggere l’identità che è più profonda e più difficile da
rintracciare.
La maschera e la personalità sono molto forti nella prima
parte della vita in quanto l’IO vero è ancora “poco conosciuto”; in quella fase
ognuno di noi coltiva “un’ideale” di sé stesso nel quale si riconosce; siamo
infatti molto lontani dal percepire i nostri limiti e le nostre carenze che,
incontreremo solamente nella tappa della casa sesta nel lungo viaggio verso la
scoperta di noi stessi. Una casa prima potente esige “visibilità e riconoscimento”
ma evoca anche quel “rispecchiamento” da parte degli altri poiché, non
essendoci ancora contatto con l’ essenza interiore, deve coltivare “l’immagine”
che giunge dal riflesso che rimanda l’esterno.
E’ interessante il fatto che spesso questi soggetti
presentano nel tema forti valori Venusiani, specie congiunzioni Venere Sole,
che vengono poi intaccati da altri pianeti e che creano quel particolare gioco
che possiamo definire una “condanna a piacere per piacersi ed accettarsi ”e,
quindi, a non essere mai autentici.
Nel narcisista contrariamente a quanto si pensa, non vi amor
di sé, ma vi è il “culto dell’immagine di sé” e sappiamo bene che l’immagine
diventa una necessità assoluta dove non c’è contatto con l’essenza.
L’aspetto Sole Venere ci rimanda a quell’antico
“rispecchiarsi” del bambino negli occhi della madre; infatti, il glifo di
Venere ricorda uno specchietto da borsetta, tipicamente femminile. Quando
Venere si unisce al Sole rimanda la luce e questo atto è fondamentale nella
fase simbiotica infantile per fornire riflesso di accettazione, di amore e di
valore di sé in una fase in cui l’Io del bambino non c’è ancora.
Il narcisista, non avendo potuto godere a suo tempo di
quello sguardo “autentico e vitale” che potesse garantire il suo valore e il
suo senso di esistenza, continua a cercarlo tutta la vita negli occhi degli
altri, condannandosi a piacere agli altri incarnando valori che sono quelli
socialmente accettati e premiati.
L’elemento Aria e Venere contribuiscono ad aver bisogno del
contatto con gli altri, ma forniscono anche quel “distacco”, quelle capacità
dialettiche e, soprattutto, quella “formalità” che tanto serve al narcisista
per ottenere ciò che gli serve per vivere. La mancanza di valori veri rende il soggetto camaleontico,
in grado di cambiare giorno dopo giorno adattandosi con facilità alle esigenze
esterne, complice anche una reale incapacità di scegliere che non crea problemi
nella fedeltà a sé stesso.
Il narcisista è una persona “sola” che non può creare
rapporti autentici in quanto non conosce i suoi sentimenti; in pratica un
soggetto che deve “divorare” gli altri, manipolandoli nel tentativo di
asservirli ai suoi personali bisogni; in pratica gli altri non vengono
effettivamente considerati.. esattamente come un tempo qualcuno non ha
considerato lui come qualcosa di prezioso e da amare.
Fonte: Eridando School, Scuola di astrologia umanistica
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