In un tema natale si parla di
aspetti quando si indica la distanza in gradi tra un pianeta e l’altro. Ogni distanza
multipla di 30, fa un aspetto rilevante ai fini della lettura dal quadro astrale.
Spieghiamo meglio per i
neofiti: Il tema natale è rappresentato come un cerchio (360°) diviso
convenzionalmente in 12 segni di 30° ciascuno. Nel disegnare il tema natale noi
andremo a porre ogni singolo pianeta nel luogo preciso in cui si trovava nel
momento della nascita della persona, per cui se Tizia è nata a Vattelapesca il
Tot giorno, del Preciso mese, del Dato anno, a una Specifica ora, noi andremo a
vedere (su una cosa che si chiama Effemeridi, dove è segnata la
posizione di tutti i pianeti) dove si trovavano
i pianeti in quel preciso istante in cui è nata Tizia. Per cui leggeremo che quel giorno Marte si trovava a
6,17°della costellazione dello Scorpione e noi andremo a riportare Marte, sulla
nostra carta astrale, esattamente a 6 gradi dello Scorpione (6,17 per la
precisione), e così faremo per tutti gli altri pianeti. Va da sé che se quel
giorno c’era un pianeta a 6° della costellazione del Toro, questo pianeta era
esattamente opposto a Marte (essendo Scorpione e Toro uno di fronte all’altro),
ovvero i due pianeti erano separati da una distanza di 180 gradi (distanza che
in astrologia viene definita opposizione). Se ci fosse un pianeta al 6° del
Leone questi sarebbe a una distanza di 90 gradi dal nostro Marte, questa
distanza di 90° viene definita quadratura.
Sulla carta astrale noi
tracceremmo dunque una linea tra questi due pianeti per segnalare appunto che
tra i due c’è una relazione o, in termini astrologici, un aspetto.
Gli aspetti che possono
formarsi tra due pianeti sono svariati ma i più rilevanti, quelli che hanno
maggior importanza ai fini dell’interpretazione di un tema natale sono sei (e
sono tutti multipli di 30):
- Congiunzione (quando due o più pianeti sono allo stesso grado
dello stesso segno)
- Sestile (quando due o più pianeti sono a una distanza di 60 gradi)
- Quadratura (quando due o più pianeti sono a una distanza di 90
gradi)
- Trigono (quando due o più pianeti sono a una distanza di 120
gradi)
- Quinconce (quando due o più pianeti sono a una distanza di 150
gradi)
- Opposizione (quando due o più pianeti sono a una distanza di 180
gradi)
Esistono altri aspetti (come
i semi-sestili, quando due pianeti sono a distanza di soli 30°) considerati
minori o più sottili di cui non ci occuperemo al momento. Ciò che invece
occorre sapere è che la distanza tra i due pianeti può non essere precisa al
grado ma ha una ‘tolleranza’. Ciò significa che, tornando al nostro Marte al 6°
dello Scorpione, se ci fosse un pianeta al 10° del Toro, noi lo considereremmo
comunque in aspetto di opposizione, anche con 4 gradi di scarto. I gradi di
tolleranza variano da aspetto ad aspetto (e da astrologo ad astrologo) e,
solitamente sono:
- Congiunzioni e Opposizione: 10° di tolleranza (in più o in meno)
- Trigono: 8° di tolleranza (in più o in meno)
- Quadratura: 7° di tolleranza (in più o in meno)
- Sestile: 5° di tolleranza (in più o in meno)
- Quinconce: 4° di tolleranza (in più o in meno)
Queste tolleranze si
riferiscono alla lettura del tema natale e non dei transiti che si avvalgono di
tolleranze ridotte*.
L’astrologia tradizionale è
solita dividere gli aspetti in positivi e negativi. Nell’astrologia psicologica
questa divisione non ha valore. Io preferisco definire
gli aspetti armonici o disarmonici, a indicare se le energie dei due pianeti
coinvolti scorrono agevolmente o se fanno attrito (in tal caso ci sarà un
lavoro da fare per sbloccare le energie dei pianeti coinvolti nell’aspetto,
affinché siano a disposizione dell’individuo).
" Tutti gli aspetti che mettono in rapporto due
o più pianeti provocano uno scambio di energie, senza dare un valore assoluto
al termine “positivo” o “negativo” , perché tutto è relativo e un esame attento
di un tema natale potrà a volte suscitare sorpresa, quando un “quadrato”
stimato solitamente “negativo” si rivelerà essere il punto di forza di un
soggetto stimolato a concentrare le sue energie in quel particolare settore, e
a renderlo “vincente”... Così come il bel trigono, considerato un aiuto
positivo, potrebbe limitarsi a... rendere l’individuo contento di ciò che ha e
a lasciarlo lì, tranquillo e inerte." (...)
"
*Un transito si considera
attivo 4 o al massimo 5 gradi prima dell’aspetto preciso e 2 gradi dopo (si parla
dei transiti dei pianeti lenti, da Giove in poi). Superati i 2 gradi, quando un
pianeta si sta allontanando di 3 gradi dall’aspetto esatto, il transito può
considerarsi concluso.
Grazie.... molto chiaro!
RispondiEliminaPrego!
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