Le Proiezioni queste sconosciute

Proverò a spiegare con parole molto semplici (anche perché non ne possiedo altre) il significato psicologico della Proiezione. Già la parola proiezione, di per sé, ci da’ un indizio. Generalmente si proietta qualcosa, una diapositiva, un film, un fascio di luce, su una superficie che fa da schermo. Il concetto è lo stesso, solo che in questo caso lo schermo è un’altra persona. Che significa?

Significa che tutto quello che fa parte di noi ma che non ammettiamo di avere, o di cui non siamo consapevoli, non potendo viverlo direttamente lo sperimentiamo indirettamente attraverso gli altri (ovvero proiettiamo quella qualità su un’altra persona). Piccolo esempio pratico (sono una grande fan degli esempi pratici!): la sig.ra Gentile non si arrabbia mai, anzi, va molto fiera del fatto che non si arrabbi mai. E’ una persona posata, calma, ragionevole, non ha alcun bisogno di alzare al voce perché è abbastanza intelligente da saper risolvere ogni questione in maniera civile senza ricorrere a quei modi barbari così comuni oggigiorno. Però, guarda caso, si imbatte sempre in buzzurri che non hanno il minimo controllo e che perdono le staffe per niente… li incontra tutti lei, oh pare fatto apposta… E infatti - è fatto apposta.  

Che vuol dire? Vuol dire che noi abbiamo, dentro, dei contenuti, delle forze, delle energie che ci muovono e che sono gli strumenti con cui affrontiamo la vita: rabbia, forza, aggressività, dolcezza, capacità di nutrimento, determinazione, audacia, creatività… e possiamo andare avanti fino a domani. Ora, tutte queste istanze (che in astrologia sono rappresentate dai pianeti) fanno parte di noi. Tutte. Noi però siamo abituati a classificare  queste energie in buone e cattive, e generalmente è più facile riconoscere di avere quelle che consideriamo buone rinnegando le altre. 
© Nicoletta Ceccoli

Questa classificazione, a noi tanto cara, per la Psiche non esiste. L’unica cosa valida per la psiche è la funzione e ogni qualità è degna di esistere fintanto che svolge una funzione utile. La paura, per esempio, è molto  utile quando ci impedisce di andare incontro a un pericolo, diventa dannosa se ci frena dall’affrontare le cose. L’aggressività, criticata dai più, è la funzione che ha permesso all’uomo di sopravvivere all’Era preistorica e arrivare sino ai nostri giorni. Se mal gestita e lasciata a briglia sciolta diventa, evidentemente, nociva ma molte volte è l’unica difesa che abbiamo. 

Ogni funzione, dunque, non è di per sé giusta o sbagliata, è solo uno strumento, utile in alcuni contesti, superfluo o addirittura nocivo, in altri. La psiche ha bisogno di fare esperienza di TUTTI i contenuti, non solo di quelli che ci piacciono o che ci fanno più comodo, pertanto, se non sappiamo esprimere la rabbia, attrarremo persone irascibili così da sperimentare la funzione rabbia attraverso esperienze esterne. Quindi, proietteremo la nostra rabbia inconscia (che non vogliamo vedere perché non consona all’idea che abbiamo di noi stessi) su un’altra persona o su una situazione esterna. Da qui il famoso detto: gli opposti si attraggono. 

Tornando quindi al nostro esempio, la Sig.ra Gentile forse, dovrebbe accogliere di più la sua rabbia, invece di fare finta di non averne affatto, perché la rabbia, come tutte le altre funzioni, è solo uno strumento da poter utilizzare in casi specifici, e fintanto che lei continuerà a reprimerla, verrà sempre 'attratta' volontariamente o non, da persone e situazioni in cui la rabbia sarà molto espressa affinché lei non possa ignorarla e cominci a conoscerla e a farne esperienza. E' così che spesso ognuno di noi viene 'forzato' a tirar fuori parti di sé represse per cominciare a integrarle. A questo punto qualcuno dirà: che male c'è a ignorare la rabbia o altre qualità considerate 'negative'? Tutto sommato non è meglio? La risposta è no, non è meglio. 

Perché tutto quello che non viene espresso coscientemente, agisce a livello inconscio creando spesso molti più danni che se fosse vissuto apertamente. Quando la Sig.ra Gentile non esprime la rabbia, non vuol dire che non provi rabbia (a meno che la Sig.ra Gentile non sia la reincarnazione di un Lama tibetano, il che può essere!), la Sig.ra Gentile quella rabbia la fa implodere, la soffoca (spesso senza neanche accorgersene, o pensando addirittura di fare una cosa giusta) al che la rabbia, che pur esiste, continua a lavorare sotterraneamente con gravi e dannosissime conseguenze postume! 

Ricordatevi sempre che negare qualcosa non significa farla scomparire magicamente, vuol dire solo nasconderla, come mettere la polvere sotto al tappeto. Negare un'emozione, un bisogno, una parte di sé, equivale a chiudere un cane per giorni in uno sgabuzzino buio, senz'acqua né cibo. Quando lo faremo uscire, ci sbranerà.

Capire il concetto di proiezione è la vera svolta da un punto di vista psicologico. Quando riusciamo a vedere cosa proiettiamo, smettiamo di incolpare gli altri e ci assumiamo la Responsabilità della nostra vita. La responsabilità è l’altra faccia del Potere. Accettare di essere responsabili di qualcosa significa riprendersi il potere di cambiare le cose, non siamo più succubi di eventi esterni o di altre persone. Accettare la responsabilità significa essere artefici del proprio destino. In breve, riprendere in mano la nostra vita. 

In tutto questo l’astrologia che c’entra? Lo studio dei nostri pianeti personali è molto utile per riuscire a vedere quali parti di noi proiettiamo, e dove possiamo lavorare per cominciare a riappropriarci della nostra vita. 

La prossima volta vedremo come riconoscere le proiezioni.

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