"La colpa, caro Bruto -
non è nelle stelle ma in noi -
che ne siamo schiavi."
Prendo spunto dalla frase che ho scelto per il mio blog per parlare dei limiti e dei rischi dell’astrologia. La verità è che qualunque cosa scrivi può essere fraintesa e sarà fraintesa, per quanto buone siano le intenzioni. L’unica soluzione sarebbe tacere. Ma non si può tacere se si vuole trasmettere un messaggio, quindi delle due l’una: o taci o parli sapendo che quello che dirai potrà essere distorto. Ora, io ho aperto un blog quindi mi pare chiara la scelta. Però voglio mettere sul chi va là quei quattro (adorabili) lettori che mi seguono!
La maggior parte delle persone è affascinata dall’idea che qualcuno possa avere notizie sul loro futuro. È un potere enorme far credere a un altro che tu sai. Sai qualcosa che lui non sa e che lo riguarda. È un’arma potente ed è uno dei cardini su cui si basa la maggior parte dei ciarlatani che operano in questo campo. Già questo è un handicap e ci metto un po’ a spiegare a chi viene da me che io non ho la palla di vetro (e che nessuno ce l’ha).
Il secondo step da superare (strettamente legato al primo) è far capire a chi hai di fronte che siamo responsabili di quello che ci capita o perlomeno di come reagiamo a quello che ci capita (e quindi delle conseguenze create dalle nostri reazioni e degli eventi che si generano in futuro). Questo è un punto molto importante ed estremamente delicato, perché quando dici a qualcuno che è responsabile di qualcosa, la sua prima reazione è quella di sentirsi in colpa. Il punto da focalizzare invece è che se tu generi una cosa vuol dire che hai anche il potere di cambiarla. Responsabilità = Potere.
L’ultimo – più grande – ostacolo alla pratica dell’astrologia è la sofferenza. Quasi tutti decidono di fare un consulto astrologico quando stanno male. Si, c’è anche chi lo fa per curiosità ma in linea di massima, soprattutto la prima volta, succede che stai talmente male che ‘le provi tutte’.
Chi ha subìto un danno emotivo è molto fragile e più predisposto alla manipolazione. Ho visto persone intelligenti, brillanti persino, mie grandi amiche, razionali e affatto credulone, cadere nella trappola. Quando l’animo è devastato tendiamo ad aggrapparci alle parole come a una sagola in mezzo al mare. Siamo naufraghi. Il dolore è talmente insopportabile che siamo disposti a saltare su un piede solo, girando in tondo con una gallina in testa se pensiamo possa aiutare.
Lì, proprio in quel momento, il consulente ha un’enorme responsabilità ed è la responsabilità che qualunque potere esige: quella di non gestire il potere per fini personali. E non parlo solamente di soldi, parlo del potere dell’Ego, di sapere che puoi gestire l’Altro a tuo piacimento. Tenere a bada l’Ego non è facile ma si può fare. Ammesso che ci si riesca il lavoro non è finito perché ora viene la parte difficile (come se ammansire l’Ego fosse ‘na passeggiata di salute!): bisogna proteggere l’altro da se stesso e dalle sue paure.
Quando qualcuno viene da me per una lettura del tema, solitamente si aspetta due cose: che io lo rassereni, dicendogli che andrà tutto bene e possibilmente dandogli qualche panacea contro tutti i mali; o che io confermi tutte le sue paure così che, pur nello scenario più catastrofico, lui possa dire di aver ragione, che "lo sapeva" e che le cose sono andate e andranno esattamente come diceva lui, perché "le cose vanno sempre così" (e anche se è una catastrofe è comunque un ordine precostituito).
Non può andare meglio perché io ho deciso che andrà male, quindi deve andare male perché, anche se è una tragedia, è ciò a cui sono abituato, mi è familiare, so gestirlo. (Scrive la Dickinson: So attraversare a piedi stagni interi di dolore/Ma quando la gioia mi sfiora/Barcollo e cado.)
Se poi, il cliente di turno, poco poco sa qualcosa di astrologia allora è la fine. “Perché a giugno Urano transita sulla Venere del mio ragazzo e quindi mi lascerà!” Ma chi l’ha detto???
Non è così. Non smetterò mai dirlo. Non.E’.Così. L’astrologia non è cinese o arabo, non prendi il dizionario cerchi l’ideogramma e trovi il corrispondente in italiano. L’astrologia è fatta di simboli. Va interpretata. Nell’analogia linguistica è più simile alla traduzione di una poesia (non può essere letterale, va contestualizzata o non rende) solo molto più complessa. Per cui Urano su Venere può, sì, significare la rottura di una relazione ma può anche significare un cambiamento all’interno della relazione stessa o un rinnovamento o un cambiamento nel nostro modo di amare, o ricevere amore, o di relazionarci, o/o/o mille altre cose.
Poiché io ho paura di essere mollata, l’unica cosa che vedo è: Urano su Venere = mi mollerà. Cioè uso l’astrologia per dare voce alle mie paure e me ne convinco pure. E talmente me ne convinco che non sarebbe strano se facessi in modo che questo avvenisse; ovvero non è insolito agire inconsciamente a che un evento, tanto temuto ma ormai apparentemente inevitabile, si verifichi. E così si potrà dire “vedi, avevo ragione”. Ed eventualmente anche aggiungere: l’astrologia c’azzecca. Peccato che l’astrologia in tutto questo non c’entri!
Chi vi legge il tema natale non può darvi risposte risolutive alla vita o al vostro dolore. Non può dirvi come andrà il futuro e non può, in alcun modo, annullare la sofferenza. Quello che può fare è darvi consigli di comune buon senso; fare previsioni basate sul vostro comportamento (se fai sempre la stessa cosa avrai sempre lo stesso risultato) e magari invitarvi a cambiare gli schemi aiutandovi a individuare quali sono i campi su cui lavorare (rintracciabili nel tema natale). Infine può, se siete nelle mani giuste, darvi parole di conforto che possano alleviare, solo momentaneamente, la sofferenza - dandovi la forza e gli strumenti per reggerla nel percorso che state facendo.
Ma quel percorso potete farlo solo voi. E non ci sono scorciatoie.
Non ci sono formule magiche e non ci sono Maestri con la soluzione preconfezionata. Ci sono solo persone che hanno fatto quel percorso prima di voi e vi possono da’ due dritte su dove fermarvi a bere un sorso d’acqua.
L’astrologia è una mappa. Vi aiuta ad orientarvi. Ma siete voi a decidere dove andare.
non è nelle stelle ma in noi -
che ne siamo schiavi."
W. Shakespeare
Giulio Cesare
Prendo spunto dalla frase che ho scelto per il mio blog per parlare dei limiti e dei rischi dell’astrologia. La verità è che qualunque cosa scrivi può essere fraintesa e sarà fraintesa, per quanto buone siano le intenzioni. L’unica soluzione sarebbe tacere. Ma non si può tacere se si vuole trasmettere un messaggio, quindi delle due l’una: o taci o parli sapendo che quello che dirai potrà essere distorto. Ora, io ho aperto un blog quindi mi pare chiara la scelta. Però voglio mettere sul chi va là quei quattro (adorabili) lettori che mi seguono!
La maggior parte delle persone è affascinata dall’idea che qualcuno possa avere notizie sul loro futuro. È un potere enorme far credere a un altro che tu sai. Sai qualcosa che lui non sa e che lo riguarda. È un’arma potente ed è uno dei cardini su cui si basa la maggior parte dei ciarlatani che operano in questo campo. Già questo è un handicap e ci metto un po’ a spiegare a chi viene da me che io non ho la palla di vetro (e che nessuno ce l’ha).
Il secondo step da superare (strettamente legato al primo) è far capire a chi hai di fronte che siamo responsabili di quello che ci capita o perlomeno di come reagiamo a quello che ci capita (e quindi delle conseguenze create dalle nostri reazioni e degli eventi che si generano in futuro). Questo è un punto molto importante ed estremamente delicato, perché quando dici a qualcuno che è responsabile di qualcosa, la sua prima reazione è quella di sentirsi in colpa. Il punto da focalizzare invece è che se tu generi una cosa vuol dire che hai anche il potere di cambiarla. Responsabilità = Potere.
L’ultimo – più grande – ostacolo alla pratica dell’astrologia è la sofferenza. Quasi tutti decidono di fare un consulto astrologico quando stanno male. Si, c’è anche chi lo fa per curiosità ma in linea di massima, soprattutto la prima volta, succede che stai talmente male che ‘le provi tutte’.
Chi ha subìto un danno emotivo è molto fragile e più predisposto alla manipolazione. Ho visto persone intelligenti, brillanti persino, mie grandi amiche, razionali e affatto credulone, cadere nella trappola. Quando l’animo è devastato tendiamo ad aggrapparci alle parole come a una sagola in mezzo al mare. Siamo naufraghi. Il dolore è talmente insopportabile che siamo disposti a saltare su un piede solo, girando in tondo con una gallina in testa se pensiamo possa aiutare.
Lì, proprio in quel momento, il consulente ha un’enorme responsabilità ed è la responsabilità che qualunque potere esige: quella di non gestire il potere per fini personali. E non parlo solamente di soldi, parlo del potere dell’Ego, di sapere che puoi gestire l’Altro a tuo piacimento. Tenere a bada l’Ego non è facile ma si può fare. Ammesso che ci si riesca il lavoro non è finito perché ora viene la parte difficile (come se ammansire l’Ego fosse ‘na passeggiata di salute!): bisogna proteggere l’altro da se stesso e dalle sue paure.
Quando qualcuno viene da me per una lettura del tema, solitamente si aspetta due cose: che io lo rassereni, dicendogli che andrà tutto bene e possibilmente dandogli qualche panacea contro tutti i mali; o che io confermi tutte le sue paure così che, pur nello scenario più catastrofico, lui possa dire di aver ragione, che "lo sapeva" e che le cose sono andate e andranno esattamente come diceva lui, perché "le cose vanno sempre così" (e anche se è una catastrofe è comunque un ordine precostituito).
Non può andare meglio perché io ho deciso che andrà male, quindi deve andare male perché, anche se è una tragedia, è ciò a cui sono abituato, mi è familiare, so gestirlo. (Scrive la Dickinson: So attraversare a piedi stagni interi di dolore/Ma quando la gioia mi sfiora/Barcollo e cado.)
Se poi, il cliente di turno, poco poco sa qualcosa di astrologia allora è la fine. “Perché a giugno Urano transita sulla Venere del mio ragazzo e quindi mi lascerà!” Ma chi l’ha detto???
Non è così. Non smetterò mai dirlo. Non.E’.Così. L’astrologia non è cinese o arabo, non prendi il dizionario cerchi l’ideogramma e trovi il corrispondente in italiano. L’astrologia è fatta di simboli. Va interpretata. Nell’analogia linguistica è più simile alla traduzione di una poesia (non può essere letterale, va contestualizzata o non rende) solo molto più complessa. Per cui Urano su Venere può, sì, significare la rottura di una relazione ma può anche significare un cambiamento all’interno della relazione stessa o un rinnovamento o un cambiamento nel nostro modo di amare, o ricevere amore, o di relazionarci, o/o/o mille altre cose.
Poiché io ho paura di essere mollata, l’unica cosa che vedo è: Urano su Venere = mi mollerà. Cioè uso l’astrologia per dare voce alle mie paure e me ne convinco pure. E talmente me ne convinco che non sarebbe strano se facessi in modo che questo avvenisse; ovvero non è insolito agire inconsciamente a che un evento, tanto temuto ma ormai apparentemente inevitabile, si verifichi. E così si potrà dire “vedi, avevo ragione”. Ed eventualmente anche aggiungere: l’astrologia c’azzecca. Peccato che l’astrologia in tutto questo non c’entri!
Chi vi legge il tema natale non può darvi risposte risolutive alla vita o al vostro dolore. Non può dirvi come andrà il futuro e non può, in alcun modo, annullare la sofferenza. Quello che può fare è darvi consigli di comune buon senso; fare previsioni basate sul vostro comportamento (se fai sempre la stessa cosa avrai sempre lo stesso risultato) e magari invitarvi a cambiare gli schemi aiutandovi a individuare quali sono i campi su cui lavorare (rintracciabili nel tema natale). Infine può, se siete nelle mani giuste, darvi parole di conforto che possano alleviare, solo momentaneamente, la sofferenza - dandovi la forza e gli strumenti per reggerla nel percorso che state facendo.
Ma quel percorso potete farlo solo voi. E non ci sono scorciatoie.
Non ci sono formule magiche e non ci sono Maestri con la soluzione preconfezionata. Ci sono solo persone che hanno fatto quel percorso prima di voi e vi possono da’ due dritte su dove fermarvi a bere un sorso d’acqua.
L’astrologia è una mappa. Vi aiuta ad orientarvi. Ma siete voi a decidere dove andare.
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