Questo è un articolo di Lidia di
cui avevo già pubblicato un breve estratto, lo ripubblico nella quasi totale
interezza.
Pubblicato sulla rivista Albatros
n. 1 – Ottobre 2007)

Ogni qualvolta veniamo a contatto
con Plutone, siamo chiamati a separarci e a lasciar andare qualcosa a cui siamo
stati legati intensamente e visceralmente; qualcosa che ci è appartenuto e ci
ha difeso ma che ora non ci serve più e, anzi, ostacolerebbe la nostra
crescita; qualcosa a cui siamo stati aggrappati e che ora non è più in linea
con il nostro interno che è già cambiato e trasformato in attesa che la stessa
operazione venga fatta all’esterno, dalla coscienza. L’intervento si presenta necessario
e provvidenziale ma non per questo facile da accettare per l’Io che sente di
perdere dei pezzi sperimentando obbligatoriamente un senso di frammentazione e,
soprattutto, un senso di impotenza e di mortalità, di sicuro non graditi.
Spesso, durante un transito di Plutone, usiamo la frase “sono a pezzi” che
simboleggia realisticamente il nostro vero stato interiore.
Non dobbiamo però pensare
solamente alla morte o al congedo da persone, perché Plutone non riguarda
solamente questi temi specifici, o almeno non esclusivamente; molto più spesso
di quanto si pensi i suoi transiti ci ricordano che:
- dobbiamo congedarci da
meccanismi di difesa inutili e obsoleti che limitano la nostra evoluzione ed
espansione;
- dobbiamo prendere le distanze
da emozioni negative che sono diventate corrosive tanto da avvelenare il nostro
mondo ricettivo fino a non permetterci di sperimentare correttamente i sentimenti;
- dobbiamo separarci da schemi
mentali superati che, qualora persistessero, impedirebbero qualsiasi tipo di
trasformazione e di cambiamento, bloccandoci in una chiusura che di per sé sarebbe
involutiva e mortifera;
- in una parola, dobbiamo andare
verso un rinnovamento per vedere il quale dobbiamo prima passare attraverso una
crisi profonda ma necessaria: una vera e propria catarsi.
Plutone sembra suggerirci
all’orecchio che se non ci confrontiamo ciclicamente con ciò che non è più all’altezza della nostra evoluzione non
saremo mai in condizione di sperimentare il nostro “potere personale” e, di
conseguenza, non ci avvicineremo alle nostre reali motivazioni e intenzioni e
alla verità profonda; solo queste possono condurci a comportamenti e direzioni
che ci facciano sentire pienamente in linea con il nostro progetto.
(…)
Questa premessa è fondamentale
per meglio comprendere il significato del transito di Plutone. Plutone sembra
dunque estrarre il peggio per poi farci trovare il meglio di noi stessi. è un
pianeta molto lontano dal Sole e quindi,sul piano simbolico, dalla coscienza (il Sole in astrologia rappresenta la coscienza
ndr). (…) indica una decisa
lontananza dall’Io; se il Sole simboleggia la parte che conosciamo di noi, il
nostro centro psichico, ciò che pensiamo di essere e in cui ci siamo identificati,
Plutone (…) rappresenta qualcosa di “non ben definito”, un continente nascosto
e poco visibile. Dovunque abbiamo Plutone nel tema natale, lì c’è un punto
oscuro e non facile per noi, un punto che richiederà attenzione e che dovrà essere
illuminato e poi trasformato. (…)
Contrariamente a quanto abbiamo
sempre sentito e letto su Plutone vorrei soffermarmi sul fatto che i pianeti
non determinano nulla ma semplicemente riflettono quello che abbiamo dentro;
ragion per cui non è “Plutone a nascondere” come erroneamente si pensa, bensì è
Plutone che mostra “cosa è nascosto e cosa è falsato nel nostro modo di essere”
e questo soprattutto quando si viene a trovare in relazione coi pianeti
personali.
I pianeti personali rappresentano
le funzioni fondamentali dell’Io:
- funzione cognitiva, se parliamo
di Mercurio,
- funzione ricettiva ed emotiva
se parliamo della Luna,
- funzione affettiva e di scelta
che ci parla dei valori personali, se parliamo di Venere,
- funzione affermativa nonché
capacità di difesa e di conquista se parliamo di Marte.
Quando Plutone stringe una
relazione con questi pianeti, dobbiamo subito chiederci come funzioneranno, se
e come sono riuscite quelle funzioni ad esprimere le loro intrinseche caratteristiche
e potenzialità. Se siamo di fronte a un aspetto di quadratura o di opposizione bisognerà,
a maggior ragione, indagare su quel tipo di funzione, perché sicuramente ci
sarà qualcosa di falsato nella percezione, nelle emozioni, nei valori o nell’uso
della volontà e del potere personale che andrà investigato e trasformato.
Ciò che non conosciamo, ciò che
rinneghiamo e da cui siamo scollegati, resta a lungo seppellito in qualche
meandro della psiche fino a che un transito non riattiverà il tutto ridando
vita ai suoi contenuti che saranno del tutto indipendenti dall’Io e quindi
senza alcun controllo; proprio per questo, la funzione rinnegata emergerà in
forma estremamente contorta e primitiva, tanto da inquietare fortemente la
coscienza.
Facciamo un esempio: se la funzione
mercuriale si presenta nel tema natale legata da un aspetto di quadratura od
opposizione di Plutone, non possiamo semplicemente limitarci a definire la
persona contorta e poco chiara a livello di pensiero e comunicazione; certo,
questo sarà il risultato più immediato e visibile; noi vedremo una persona
diffidente, sospettosa e poco chiara; e poiché Mercurio rappresenta anche la
comunicazione, anche questa non sarà lineare e diretta. Tuttavia non è corretto
questo modo di pensare e andrebbe modificato con la domanda: “ perché questa
persona falsa il suo pensiero e non comunica esattamente ciò che pensa?”.
Prima di pensare che vi sia una
precisa “intenzione” che stimoli la volontà del soggetto a falsare la comunicazione,
bisognerebbe pensare che quello che si riscontra in queste persone è spesso una
totale inconsapevolezza circa la falsazione. E’ chiaro che la falsazione c’è,
ma se troviamo Plutone quadrato a Mercurio vuol dire che l’origine di questa
falsazione è da ricercarsi nella manipolazione che il soggetto ha subito
nell’infanzia che lo ha costretto nel tempo a falsare qualcosa di profondo dentro
di sé. Si tratta di qualcosa che è stato assorbito per osmosi dall’ambiente
circostante in cui, sicuramente, si comunicava in maniera distorta e poco
chiara, spesso utilizzando messaggi ambivalenti ed incoerenti in cui le parole
dette non erano congruenti con il linguaggio del corpo. In questa situazione è
facile comprendere che la comunicazione si falsi e si contamini.
Quindi, la quadratura e
l’opposizione tra i due pianeti sta ad indicare che c’è uno scollegamento tra la
parte più esterna della personalità – o meglio, l’Io cosciente – e le reali
motivazioni interne e quindi non vi è più coerenza tra ciò che traghetta fuori
e ciò che percepisce all’interno.
Plutone ha a che fare con la verità; è sicuramente il pianeta che,
insieme a Nettuno, ha maggiore contatto con il sé e dunque con la nostra
verità, quindi i suoi transiti
tenderanno a rimetterci in contatto con questa verità profonda mostrandoci,
direttamente o indirettamente, dove risiedono le falsazioni e dove
contrabbandiamo la nostra essenza. (…)
E’dunque importante riflettere su
questo punto e, prima ancora di analizzare l’esterno, sarebbe opportuno capire
cosa sta invece succedendo dentro di noi e cosa sta cercando di dirci il
transito. Se non ci siamo resi conto che qualcosa non funziona più bene vuol
dire che siamo scollegati da quello che ci accade, o meglio, l’interno e
l’esterno non sono più in linea ed è Plutone a metterlo in luce. Se l’esterno e
l’interno non sono più in sintonia, allora, ciò che accade non potrà essere esclusivamente
imputato all’esterno perché, in realtà, è già accaduto o sta accadendo
all’interno.
Plutone è sicuramente il
“maestro” delle situazioni complicate, di quelle in cui non riusciamo ad essere
liberi, o perché abbiamo delle paure, o perché non sappiamo gestire bene il
nostro potere, perché probabilmente lo abbiamo delegato a qualcun altro.
Psicologicamente parlando non c’è la possibilità di rifiutare il potere se non
andando incontro a grandissime difficoltà; infatti se lo deleghiamo a qualcun
altro consegniamo la nostra vita a qualcuno che potrebbe usarla per noi o contro
di noi.
(…)
Plutone obbligherà a vedere ciò
che non si voleva o poteva vedere, o meglio, quello che l’Io non vedeva per via
dell’ombra scura che avvolgeva il suo sguardo; si creerà così la possibilità di
scoprire qualcosa di più delle proprie dinamiche regalando una visione diversa
e più matura. È indubbio che, in questa situazione, possiamo anche scoprire
cose che non ci piacciono, ma sarà proprio questa scoperta ad aprire le porte
alle nostre risorse, consentendoci una rigenerazione e una rinascita a un Io
autentico.
È Plutone la riserva più profonda
di risorse e di energie, poiché rappresenta il nostro impianto motivazionale
legato all’istinto e al potere.
Plutone è un vero viaggio negli
Inferi, durante il quale tutte le maschere che l’Io ha messo in piedi dovranno
cadere. Le maschere sono i travestimenti indossati da chi non osa confrontarsi
con i suoi stessi contenuti.
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