Perché il Leone è quadrato allo Scorpione

L’astrologia è una disciplina che si sviluppa su opposti complementari. Nella ruota dello zodiaco, un cerchio perfetto di 360°, ognuno dei 12 segni ha di fronte a sé il suo opposto e, ai due angoli, a una distanza di 90°, (in gergo tecnico si dice ‘in quadratura’) altri due segni. Ad esempio l’Ariete ha come segno opposto la Bilancia e in quadratura Cancro e Capricorno. 
(E' facile da capire basta che prendiate una qualunque immagine dello zodiaco e, partendo da un punto a caso, disegniate un croce perfetta che divida il cerchio in quattro parti uguali. I 4 segni toccati dalla croce sono quelli in relazione tra loro). 

Per comprendere appieno un segno è di grande utilità studiare il suo dirimpettaio che, essendone l’opposto, gli fa da specchio come se il segno proiettasse alcune caratteristiche (inconsce) su chi ha di fronte. Riprendendo l’esempio dell’Ariete e della Bilancia, il primo è un segno di grande azione, il secondo di grande ponderazione. La Bilancia, attraverso il suo pianeta, Venere, ricorda all’Ariete che è necessario saper mediare e non ci si può sempre e solo affermare, partire in quarta o dar battaglia. L’Ariete a sua volta, insegna alla Bilancia che esiste Marte, il principio di azione e taglio e che quando mediare diventa impossibile o infruttuoso è necessario abbandonare i panni del diplomatico e saper combattere.

L’asse che voglio analizzare è l’opposizione Leone/Acquario in quadratura con Toro e Scorpione, in particolare, mi interessa la quadratura tra Scorpione e Leone. 

Il Leone, segno di fuoco, è il segno del ‘per sempre’. Nasce nel periodo dell’anno (relativo al nostro emisfero ovviamente) in cui la terra dà il massimo dei frutti. Tutto è splendente, rigoglioso, abbondante. Il segno del Leone porta in sé questo atteggiamento psichico: l’opulenza. Rappresenta simbolicamente quella fase psicologica di massima fiducia in sé, è l’espressione più alta della forza dell’identità, l’incarnazione del detto: volere è potere.
(NB: ovviamente non sto dicendo che tutti i Leoni siano così, sto parlando in termini simbolici. Semmai è vero che chi nasce sotto il segno del Leone ha come compito quello di sviluppare questa fiducia nell’essere). 

Lo Scorpione è il segno che prende il ‘per sempre’ e ci mette una bella croce sopra. Esso rappresenta infatti la fase psicologica in cui l’individuo incontra l’imperfezione, l’errore, la debolezza dell’essere umano, in una parola l’Ombra. Se dunque il Leone governa la luce, egregiamente rappresentata dalla sua stagione - l’estate - in cui tutto risplende, lo Scorpione regna sull’ombra, ossia su tutto ciò che è diverso da come appare, che è celato, distorto o manipolato. Lo Scorpione viene a contatto con la corruttibilità dell’umano agire. Ma, più di tutto, egli scopre l’impermanenza. Esso è dunque il segno che dice al Leone: tu sei potente ma non onnipotente, poiché al di là della tua volontà vi sono leggi universali alle quali ti dovrai necessariamente sottomettere, prima fra tutte: niente è per sempre, tutto cambia. 

Ma il grande insegnamento che lo Scorpione impartisce al Leone è che non si può vivere di sola luce. Nel regno del Leone infatti tutto è perfetto, luminoso, immutabile, qui regnano i valori più nobili. Il Re Leone è un sovrano equo e magnanimo, sa governare con lealtà e darebbe la vita per i suoi sudditi. Luigi XIV, passato alla storia come Re Sole, scelse come emblema personale il sole perché è la stella che dà vita a tutto, ma anche perché esso rappresentava il simbolo dell'ordine e della regolarità. Egli regnò infatti all'insegna del sole: la sua giornata era scandita come il percorso giornaliero del sole, dall'alba al tramonto, e coinvolgeva in questo tutti i suoi cortigiani che, come pianeti immaginari, dovevano gravitare attorno alla figura centrale del monarca. 

L’immagine di Re Sole, ben si addice al Leone che, proprio come Luigi XIV, immagina che l’universo ruoti attorno a lui ed è pertanto intimamente convinto di poter governare tutto. Nel suo regno non v’è l’ombra del peccato, e se anche vi fosse verrebbe cancellata immediatamente, espulsa, rigettata, dichiarata fuori legge, perché ogni cosa deve essere perfetta e per questo preservata e perpetrata nel tempo in un’illusione di assoluta permanenza. 

Lo Scorpione è colui che ricorda al Leone che la perfezione non esiste e che negare la parte Ombra dell’esistenza ha conseguenze catastrofiche. E’ dunque necessario, ai fini di un benessere psicologico, riconoscere e integrare anche gli aspetti meno edificanti dell'esitenza (e di noi stessi) accordandoci ai ritmi naturali dell’universo in cui gli opposti, bene e male, yin e yang, si compenetrano in un equilibro perfetto: la danza della vita.

Commenti

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  2. articolo molto interessante e che mi riguarda molto.. io ho sole-venere-giove mercurio in leone casa 11 opposti a luna in aquario casa 5 che formano una tq con urano in scorpione in casa 3. come si possono usare le forze in gioco affinche' io non viva in eterno conflitto? da quando studio astrologia ho comparato il mio percorso (sono molto introspettiva fin da quando ero bambina) con quello che vedo sul tn, e quello che ho riscontrato è che spesso vado in crisi, ma poi rinasco più forte di prima (una sorta di fenice insomma). non sono ancora riuscita a slegare del tutto questo conflitto, ma maturando ho notato che quei momenti hanno sempre più una durata ridotta e soprattutto non condizionano la mia vita (al massimo qualche giornata di delirio). il problema è che in quei momenti vedo tutto nero e negativo, ho dei filtri estremamente pessimisti, ed è meglio che io stia lontana da scelte definitive ed eviti il più possibile rapporti con chi ho vicino perchè rischio di fare casini.

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    1. Cara Anonima,
      da quello che scrivi mi sembra che sei già a buon punto nel riuscire a fare convivere i due aspetti leone/scorpione. Capisco la frustrazione che nasce dal vivere i ‘momenti scorpione’ in cui vedi tutto nero ma mi pare, da ciò che scrivi, che hai capito piuttosto bene come contenerli (per esempio non prendendo decisioni definitive sulla base dell’energia negativa di quel momento).
      In generale, soprattutto perché sei Leone e non Scorpione, credo che il compito sia di coltivare sempre di più la fiducia in stessa, nelle tue risorse, per lasciare sempre meno spazio alla sfiducia e alla paura dell’energia scorpionica quando si attiva. Il punto forse non è (ma naturalmente io non ho la risposta assoluta a questo dilemma) tanto sperare che i momenti bui non si presentino quanto trovare la forza di superarli attraverso la tua natura leonina, anche accettandoli come parte integrate della tua identità. E in questo può aiutarti vedere che lo Scorpione non è solo rappresentato dal pessimismo, ossia non ha solo quel modo di manifestarti, ma è anche quell’energia interiore a tua disposizione che ti permette di andare più in profondità, di avere maggior empatia, di cogliere aspetti della vita che il Leone di per sé non cogliere. Quindi dare alla parte scorpione che è in te anche un valore positivo e non solo negativo. Rivalutarla sotto un’altra luce potrebbe aiutarti ad accettare anche i limiti di quell’aspetto che purtroppo vanno di pari passo con le qualità che pur ci sono.

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  4. Mi sembra un articolo scritto da una persona che ha una maggiore affinità con l'universo scorpionico che con quello leonino. La descrizione del Leone mi sembra stereotipata. Non crede che forse sarebbe lo Scorpione che avrebbe maggiormente da imparare? In fin dei conti è il Leone ad essere riconosciuto come il "segno" per eccellenza. Non è forse governato dal Sole? In quanto è il suo domicilio. Dunque è la posizione solare ideale, più adatta, seguita a ruota dal Sole in Ariete detto in "esaltazione" per l'Astrologia tradizionale. Non dovrebbe essere lo Scorpione ad imparare dal Leone che forse è meglio agire in modo diretto e alla luce del Sole? Che bisogna credere in noi stessi, evitare di portare un ossessivo rancore, comportarsi in modo più spontaneo e diretto? Si ricordi che la maggior parte degli ossessionati dal sesso, dei persecutori e dei criminali sovente hanno valori Scorpione abbastanza in rilievo nel loro Tema Natale.

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    1. Tutto ciò che dice è assolutamente vero. Nell’articolo mi sono soffermata solo su uno degli aspetti ma è vero che entrambi hanno da imparare dall’altro e la sua analisi mi sembra corretta. Credo che se il Leone deve imparare che esiste l’Ombra, è altrettanto vero, come lei afferma, che lo Scorpione deve assolutamente apprendere a venire alla luce e che ‘credere in se stessi’ è davvero la lezione che il Leone può impartire allo Scorpione.
      Per quanto mi riguarda ho affinità con entrambi i mondi, essendo un Leone ascendente Scorpione, e con molti pianeti in Leone. Ma probabilmente, quando ho scritto l’articolo, ero più attestata sullo Scoprione. ;-)

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  5. Il commento del Sig Lorenzo può anche essere corretto : lo Scorpione deve imparare dal Leone. Ma cosa deve imparare non è chiaro. A brillare forse? No, non chiedete mai a uno Scorpione di brillare perché non sa che farsene della luce abbagliante,non gli interessa proprio, so che sembra strano ma sta bene dove sta, nelle sue profondità dove tutto è nascosto e pronto al cambiamento. Il ciclo di esteriorizzazione è finito : dopo il regno della luce viene quello delle tenebre. " Ormai tu non sei più, o materia vivente!" ci dice Baudelaire, e ha ragione. La grandezza in fondo è una strada verso qualcosa che non si conosce E ricordiamo che il simbolo dello Scorpione, l' Aquila, leggenda dice che sia l'unico animale che può fissare il Sole ( ahi ahi caro Leone ti vedo bene!) ma che nell 'ottava superiore il simbolo è la Fenice.... cosa altro c'è da imparare perciò? "Ricomincio tutto - " che cosa ricominci?" - la vita". Sopprimete la famiglia degli Scorpioni e avrete soppresso la metà della Religioni della Musica della Letteratura.. non siamo tutti criminali! 😜

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    1. Lo Scorpione deve imparare dal leone il valore di sé, perché quando lo impara smette di voler controllare tutto e comincia a vivere anche il lato luminoso dell’esistenza… deve capire che fidarsi non significa fidarsi degli altri ma di se stessi e quando ci si fida di sé delle proprie risorse si può correre il rischio di aprirsi agli altri e di fidarsi, perché qualunque cosa accada si ha fiducia nella propria capacità di sopravvivere.. nel suo lato ombra lo Scoprione, che teme sempre l’abbandono e il tradimento, vive nel controllo costante per questo ha bisogno della fiducia e del coraggio del leone (naturalmente anche il leone ha cose da imparare dallo scorpione)


      Tra l’altro se ho lasciato intendere lettura negativa dello scorpione mi spiace, visto che è il mio segno preferito… ogni segno ha cose da apprendere dagli altri, soprattutto dal segno opposto e in quadratura, per cui questo era solo un esempio non un’accusa allo splendido scorpione

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    2. Tutti hanno bisogno di imparare da tutti, nessuno è esentato dalla ricerca di miglioramento e crescita personale. Ma sebbene io sia fortemente attratta dalle personalità Leone - e come nn esserlo!sono così maestosi e affascinanti che sembra sempre che abbiano appena lasciato il loro trono! - ritengo che la cosa primaria che lo scorpione debba imparare è la TOLLERENZA. Quindi penso che sia più utile per lo scorpione imparare dalla quadratura successiva e cioè dall'Acquario, che credo nel campo della TOLLERENZA sia impareggiabile!

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  6. È stato bellissimo leggere questo articolo e l’arricchimento di tutti i commenti successivi, dato che ho uno stellium di pianeti in Leone (Mercurio, Venere, Giove e Chirone) tutti nell’ottava casa, quella dello scorpione, e la mia Venere in Leone è anche in quadrato con il mio Plutone in scorpione nell’undicesima casa

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